TikTok Kitchen, il progetto pilota che permetterà di ordinare i piatti più in voga sulla piattaforma, è ancora in stand-by. Era stato annunciato per marzo, ma ancora non se ne sa niente. Di sicuro l’iniziativa riguarda solo gli Stati Uniti, ma considerando i tassi di crescita del social asiatico, non è azzardato pensare che possa arrivare anche in Italia.

Come funzionerà?

Sarà possibile ordinare i piatti più virali su TikTok, che verranno preparati da 300 (1000 entro fine 2022) ghost kitchen, cucine messe in piedi esclusivamente per il delivery, senza posti a sedere.
In pratica, se sei un ristoratore o un creator e il tuo piatto diventa un tormentone su TikTok, gli utenti possono ordinarlo (quasi) ovunque si trovino. Insomma, per certi versi il creatore del piatto otterrà il risultato di aprire un punto vendita senza aprire un punto vendita.
TikTok fornirà alle cucine partner formazione, packaging e ricette, che si prevede cambieranno ogni 3 mesi per seguire le mode di volta in volta più diffuse sul social.
Per raccogliere adesioni tra le possibili ghost kitchen, la società partner di TikTok su questo fronte promuove il servizio parlando di un food cost sotto il 35% e di un tempo di preparazione di 8-10 minuti (maggiori dettagli qui).
Oltre alla baked feta pasta, la pasta al forno con la feta che ha spopolato nel 2021, tra i piatti più popolari che sarà possibile ordinare ci saranno certamente anche le costine di pannocchie e, udite udite, le pasta chips, cioè patatine di pasta.

@feelgoodfoodie

#pastachips are my new favorite chips! They’re so good and make the best appetizer! #pastatiktok #summertime

♬ Music Food (Director Cut Mix) – Chad

Perché è importante

TikTok sta crescendo anche oltre la generazione Z e, secondo TechCrunch, nel 2022 diventerà il terzo social più usato al mondo. Il food è sempre più presente, con creators e aziende che condividono video di ciò che mangiano e offrono usando gli hashtag #FoodTok, #LearnOnTikTok, #ItalianFood e #Foodrecipe. Anche in Italia diventa sempre più un’opportunità di business piuttosto che un esperimento e, al di là di Kitchen, il cui futuro dipenderà dai risultati in USA, ciò che è certo è che chi inizia oggi potrebbe trovarsi un bel tesoretto quando tutti saliranno a bordo. Qualcuno l’ha già fatto…

@allanticovinaio

TikTok Kitchen in Italia? Mmmhhh

TikTok ha immaginato Kitchen come un modo per portare a casa delle persone i loro piatti preferiti, preparati dai creators attivi in piattaforma. E se i creators fossero anche i ristoranti? Potrebbe essere una bella opportunità: se un piatto diventa virale, magari supportato da qualche challenge, potrebbe diventare il desiderio culinario di tanti utenti della piattaforma.

C’è però da considerare un grande, delicatissimo aspetto: sarà così facilmente replicabile? Facile immaginare uno smash burger che viene visto da milioni di utenti e preparato dalle ghost kitchen di mezza America, ma come farlo in Italia, in cui ogni piatto è frutto dell’esperienza di chi sta tra i fornelli e di ingredienti che nella maggior parte dei casi sono l’orgoglio di un territorio?
Chi ha aperto dei punti vendita oltre il proprio luogo di origine lo ha fatto mantenendo il controllo su concept, ingredienti e modalità di preparazione e servizio, che poi è la base stessa del franchising. In questo caso però il discorso è un po’ diverso, perché il controllo sul piatto non è diretto ma c’è un intermediario di mezzo.

Vi fidereste a far preparare i vostri piatti da affiliati di TikTok che non sapete chi sono? Probabilmente dipende dal piatto e, se prima o poi Kitchen dovesse arrivare davvero anche in Italia, sarà certamente più adatto a determinate nicchie del mondo della ristorazione e sopratutto a creators indipendenti.

Immagine di copertina di Blue Bird da Pexels