Vi ricordate James Dean e i suoi jeans Levi’s 501? O Frank Sinatra in una vecchia pubblicità dei Baci Perugina?
Personaggi che hanno segnato un’epoca e che, da sempre, hanno fatto gola alle aziende per promuovere la loro marca e pubblicizzare i loro prodotti.
Ieri le chiamavamo star, oggi li chiamiamo “influencer”.
Nulla di nuovo quindi, è già successo prima con la stampa e poi con la televisione. La differenza rispetto al passato, semmai, sta nel fatto che la diffusione e la visibilità assicurata dai social media hanno amplificato le possibilità di collaborazione tra aziende e testimonial più o meno famosi. E così le strategie di comunicazione hanno iniziato a comprendere anche attività legate a quello che viene definito “influencer marketing”.
Il social per eccellenza, in questo caso, è Instagram e, tra i settori che in Italia ricorrono più spesso agli influencer, c’è anche quello del Food&Beverage.
Ma chi sono gli influencer dei giorni nostri? In che modo collaborano con le aziende? Quali sono gli influencer food in Italia e quali dovresti seguire?
Dedicami cinque minuti del tuo tempo e, dando una risposta a tutte queste domande, cercheremo di capire come l’influencer marketing può aiutarti a promuovere il tuo brand o la tua azienda.
Vuoi impostare una strategia di influencer marketing per la tua attività?
Prenota una consulenza gratuita
In questo articolo
Chi è un influencer?
Un influencer è un ambasciatore di un brand, di un prodotto o perfino di una regione o di una città.
Un influencer è una persona che, avendo conquistato credibilità e seguito su un determinato social network, può appunto influire su comportamenti e decisioni d’acquisto di chi lo segue. Si tratta di personalità di cui la gente si fida, perché le ammira o vi si rispecchia, che sono in grado di attivare nel pubblico un meccanismo psicologico di emulazione: se loro usano un prodotto, allora quel prodotto è il migliore. Secondo uno studio di Fullscreen, un terzo dei giovani tra i 18 e i 34 anni si fida di più di un brand se la promozione passa per un influencer.
Un esercito di micro influencer
Quando si parla di influencer non bisogna pensare esclusivamente a personaggi famosi e star del mondo dello spettacolo. Anche esperti di settore e, in certi casi, persone comuni con qualche migliaio di follower (generalmente meno di 10 mila) possono essere considerate degli influencer.
È proprio in quest’ultimo caso che si parla di micro influencer: utenti, specializzati su determinati temi o prodotti, che vengono ritenuti attendibili dai propri seguaci e con i quali è più facile rispecchiarsi proprio perché più vicini (non solo geograficamente) alla gente comune.
In pratica, un micro influencer potrebbe anche essere un tuo cliente o una personalità di spicco del tuo territorio.
Questa tendenza è stata confermata anche dal recente report dell’ONIM (Osservatorio Nazionale Influencer Marketing), secondo cui un influencer viene seguito più per le sue competenze che per la bellezza dei contenuti che condivide.
Influencer food in italia: cosa possono fare per te
Per la tua azienda, quindi, collaborare con l’influencer giusto significa:
- far conoscere il tuo prodotto a un pubblico più ampio di possibili clienti, rappresentato dai follower della persona con la quale collabori, e
- comunicare con un target di persone interessato al tuo settore o alla categoria merceologica dei tuoi prodotti e
- sfruttare la credibilità e la fiducia che ha acquisito per influenzare le scelte d’acquisto dei tuoi possibili clienti.
Tieni bene a mente che, nella maggior parte dei casi, l’attività di un influencer sarà volta a mettere in luce il tuo prodotto ma non sarà mai troppo esplicita. Per intenderci, è difficile che la persona che hai scelto gridi al mondo di comprare il tuo prodotto perché è il migliore sul mercato; è molto più probabile, invece, che parli della sua esperienza con quel prodotto.
Nel caso degli influencer food in Italia, ad esempio, su Instagram si vedono spesso dei post nei quali l’influencer di turno dichiara, sia nella foto che nel testo associato, di aver usato un determinato ingrediente per la sua ricetta. L’invito all’azione, quindi a comprare il prodotto pubblicizzato, non è esplicito ma indiretto.
Così come mi è successo nell’esempio precedente, il primo social network che viene in mente quando si parla di influencer marketing nel food è Instagram. Nonostante lo strettissimo legame tra cibo e fotografia, non bisogna però dimenticare che là fuori ci sono anche tantissimi food bloggers e Youtubers che “sfornano” articoli e video regolarmente.
Di conseguenza, le modalità operative tramite le quali un influencer potrebbe collaborare con te sono molte, tutte legate alla creazione e condivisione di contenuti. Eccone alcune:
- scrivere un post sul suo blog in cui cita la tua azienda o racconta i tuoi prodotti;
- dare visibilità al tuo brand attraverso i suoi profili social, condividendo notizie, brevi recensioni o scatti in cui sono messe in mostra le tue bontà;
- usare i tuoi prodotti in una videoricetta YouTube o durante una diretta Facebook o Instagram;
- gestire il tuo profilo Instagram per un periodo limitato di tempo, attività che si definisce takeover.
Un’altra idea, decisamente più materiale ma non meno efficace, potrebbe essere quella di coinvolgerlo in eventi e iniziative legate alla tua azienda per sfruttare la sua immagine e attirare i suoi follower, cioè i tuoi potenziali clienti.
Molto importante: qualsiasi sia la tipologia di collaborazione che intendi avviare con un influencer, assicurati che il suo pubblico corrisponda con il tuo. Non vorrai mica far promuovere i tuoi hamburger vegani a un paladino della tagliata di manzo?
Influencer food Italia: i profili da seguire
Chi sono i migliori food influencer italiani? Abbiamo dedicato un articolo ai profili sotto i 100mila follower che potrebbe aiutarti a promuovere il tuo brand su Instagram, per conoscerli tutti clicca qui.
